La bellezza del marmo

L’Associazione Donne del Marmo, con il patrocinio di Verona Fiere, in occasione della 42.ma edizione di Marmomacc, ha promosso venerdì 7 ottobre 2007 il convegno “La bellezza del Marmo”, un momento di riflessione sulla BELLEZZA del MARMO, caratteristica che da sempre guida nella scelta dei prodotti lapidei.
Il convegno non ha analizzato solo l’elemento della bellezza in rapporto alla donna, ma ha cercato un connubio tra donna, marmo e bellezza. Premesso che marmo è da intendersi nel senso antico del temine, e quindi come materiale nobile per i rivestimenti tanto parietali quanto pavimentali, questo materiale deve la sua bellezza a tre caratteristiche fondamentali: il colore, la finitura superficiale e la sua storia.
– Alessandra Ubertazzi, architetto e presidente dell’Associazione, Docente di Progettazione di elementi e sistemi, Facoltà di Architettura e Società, Politecnico di Milano, ha introdotto gli ospiti ed ha illustrato l’uso storico e contemporaneo delle pietre spiegando i criteri basilari di scelta dell’architetto che progetta usando il “marmo”.
Il convegno si è sviluppato in tre momenti:
– Laura Fiora, Geologo, Docente di Petrografia applicata, Dipartimento Scienze Mineralogiche e Petrologiche, Università di Torino, e membro del Comitato Scientifico della rivista L’Informatore del Marmista ha definito in maniera approfondita le cause dei colori delle rocce, con particolare riguardo per le categorie maggiormente richieste ed ha esemplificato l’importanza della conoscenza scientifica per l’uso più idoneo di quello che ormai rappresenta un “patrimonio mondiale dell’umanità” per provenienza, usi e bagaglio di conoscenze.
– La prof.ssa Annapaola Zaccaria Docente di Archeologia e storia dell’arte greco-romana, Dipartimento Scienza dell’antichità e Vicino Oriente, Università Ca’ Foscari di Venezia, nel suo intervento dal titolo “Realtà e immagine del marmo nella casa romana tra l’età imperiale e l’età bizantina” ha ripercorso l’uso storico del materiale lapideo, accreditando la veste tradizionale e l’uso per interni di questo materiale. Grazie a numerose immagini, ha mostrato esempi di ville pompeiane, in cui l’uso del marmo è riconoscibile su molte superfici.
– Il professor ing. Paolo Davini, Docente di Tecnologie dei materiali lapidei Dipartimento Ingegneria Chimica, Università degli Studi di Pisa e membro del Comitato Scientifico della rivista L’Informatore del Marmista, nel suo intervento ha evidenziato i principali trattamenti superficiali per i lapidei, suddividendoli in tre categorie: migliorativi, protettivi, e di conservazione e restauro.